FONDAZIONE ANAVIM – ASSOCIAZIONE SIZZERA SUD SUDAN

 


Progetto: Aiuto umanitario al Popolo Palestinese nella prospeva della guerra

in Gaza

Responsabile per realizzazione del progetto: Associazione Svizzera Sud Sudan

1. Aiuto Bambini Betlemme

“Aiuto Bambini Betlemme” è un’organizzazione internazionale di ispirazione

cristiana, fondata nel 1963 su iniziava svizzero-tedesca. L’Associazione

gestisce il Caritas Baby Hospital di Betlemme. La sede operava è a Lucerna.

Oltre al funzionamento del Caritas Baby Hospital, l’Associazione sostiene

progetti in favore di bambini, giovani e donne nella Regione, intervenendo con

aiuti umanitari in situazioni di crisi. Le famiglie di Betlemme soffrono da molti

decenni per il conflitto mediorientale. Al Caritas Baby Hospital ogni bambino –

indipendentemente da provenienza o religione – riceve l’assistenza medica

necessaria. La équipe medica e il personale infermieristico lavorano ogni

giorno con profonda dedizione perché i piccoli pazienti tornino a guarire.


2. La “Bethlehem Peace House” (Orfanotrofio) è attiva dal 2010. Prende cura di

44 bambini dai 3 ai 16 anni. Questi bambini provengono dalle famiglie

cristiane più povere, spesso ferite e sofferenti a causa delle decisioni e delle

azioni sbagliate degli adulti. La maggioranza dei bambini palestinesi sono

orfani. Si impegna a fornire ai studenti condizioni di vita dignitose, una buona

istruzione e lo sviluppo dei loro talenti e interessi. Fa tutto il possibile per

garantire che i bambini siano preparati al meglio alla vita e abbiano un

impatto positivo sulle loro famiglie e comunità. Diamo grande importanza alla

buona educazione cristiana e all'educazione linguistica.


3. L'Istituto “Effetà Paolo VI” di Betlemme è una Scuola specializzata per la rieducazione audiofonetica dei bambini audiolesi residenti nei Territori Palestinesi. Le finalità principali del Centro sono la formazione e la preparazione dei suoi studenti ad affrontare la società con la consapevolezza che la sordità non è un ostacolo per un'affermazione personale nell'ambiente civile.




Striscia di Gaza: Ocha, “sopravvissuti a Gaza sono esausti, ampliare accessi umanitari, cessate il fuoco immediato”

 


Purtroppo due incidenti stradali, che hanno coinvolto i nostri soci

 La scorsa settimana don Arioste del Benin è stato coinvolto in un grave incidente stradale. È uscito di strada ed è rotolato giù da un terrapieno, facendo una capriola. Fortunatamente, è uscito illeso.  ....Regina di Arbedo (CH) è stata coinvolta in un incidente di Castelrotto. Auto danno totale. Esplosi airbag.   Regina operato il braccio mercoledì. ...La Divina Provvidenza è intervenuta in entrambi gli incidenti...



Banca Raiffeisen

 BANCA RAIFFEISEN DEL MALCANTONE

Via Stazione 20 - 6987 Caslano

Per motivi tecnici, a partire da maggio 2025 non sarà  più  possibile accreditarle pagamenti con questo vecchio numero IBAN.

La invitiamo pertanto a far sostituire entro la fine di aprile 2025 il suo vecchio IBAN CH31 8030 7000 0036 1204 4 registrato presso "aziende/privati" con suo nuovo IBAN 

Associazione Svizzera Sud Sudan:

Piazza S. Giorgio 1 - 6976 Castagnola

IBAN: CH90 8080 8006 1876 9221 3

Porta e arco nella Cappella Portinari a Milano - CREDO in 40 miniature

 


La Cappella Portinari, capolavoro del primo Rinascimento lombardo adiacente alla Basilica di Sant'Eustorgio a Milano, custodisce i notevoli affreschi di Vincenzo Foppa degli anni 1460 che raffigurano i miracoli di San Pietro Martire, dove elementi architettonici incorniciano narrazioni spirituali entro spazi illusori. Nella mostra "Porta e arco nella Cappella Portinari a Milano" di Rinaldo Invernizzi, l'artista trae ispirazione da questi motivi architettonici—in particolare porte e archi—trasformandoli in potenti soglie simboliche che rappresentano la transizione spirituale tra mondi diversi, riecheggiando le parole di Cristo nel Vangelo di Giovanni: "Io sono la porta: chi entrerà attraverso me sarà salvo."


Attraverso il suo stile distintivo fatto di pennellate scure e texturizzate e di linee gestuali vibranti, Invernizzi esplora come questi elementi architettonici ci radichino simultaneamente nella realtà terrena proiettandoci verso il mistero divino—le porte diventano metafore del passaggio dalla vita alla morte, che altro non è che un passaggio alla vita eterna secondo la promessa del divino Maestro. Gli archi rappresentano la perfezione celeste, e i portali fungono da confini sacri tra diversi stati di coscienza. La mostra invita gli spettatori a contemplare questi elementi architettonici non semplicemente come componenti strutturali ma come profondi simboli che hanno risuonato attraverso la spiritualità cristiana, collegando la visione rinascimentale di Foppa con l'espressione artistica contemporanea in uno spazio sacro dove passato e presente convergono.