Giornale del Popolo


Don Adam il servizio per i più poveri e i più emarginati ce l’ha da sempre nel sangue. Lui che ha vissuto e operato per 18 anni a Rio de Janeiro, tra i 120 mila abitanti delle favelas del Complexo de Marè, sa bene quali siano le emergenze dei Paesi poveri, in cui ancora oggi governa la corruzione e la violenza.

Arrivato in Ticino nel 2008, dopo la lunga esperienza brasiliana, don Adam Kowalik, pochi mesi fa ha fondato, con diversi collaboratori, l’Associazione Svizzera Sud Sudan (ASSS) con l’obiettivo di aiutare concretamente i Paesi più bisognosi, primo tra questi il devastato Sud Sudan. Ma come è arrivata questa intuizione? «L’anno scorso - ci racconta don Adam - il Papa aveva preannunciato un viaggio ecumenico in Sud Sudan insieme al primate anglicano Justin Welby che però non si è concretizzato a causa della difficile situazione del Paese. Poi, lo scorso 23 febbraio, il Pontefice ha promosso una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Sud Sudan. In me è diventato sempre più forte il desiderio di aiutare questa terra martoriata tanto da creare questa Associazione». Sostenere queste popolazioni nello sviluppo è l’obiettivo di tale organizzazione, unito a quello, non meno importante, di sensibilizzare la gente: «Non possiamo rimanere indifferenti davanti alla miriade di persone nel mondo che si trovano ai margini», esorta don Adam.
Il Sud Sudan vive ormai da troppi anni una realtà devastante: la situazione politica e militare è precipitata, mentre la situazione umanitaria peggiora ulteriormente con milioni di persone che stanno morendo di fame. Dopo l’indipendenza, raggiunta con la secessione del Sudan nel 2011, le prospettive che sembravano positive, anche grazie alle grandi risorse petrolifere in grado di sostenere la giovane economia, sono state presto svanite e distrutte. «Attualmente sono attivi scontri in tutta la regione, in una terra segnata da conflitti tribali, alimentati dai cosiddetti signori della guerra. Il Paese è ormai sconvolto da una guerra civile lunga e lanciante che ha trascinato la popolazione dentro un’emergenza umanitaria senza precedenti. Il numero di rifugiati è aumentato moltissimo e non solo verso l’Europa e l’occidente ma anche verso l’Africa stessa: ben un quinto del Paese ha pensato di poter trovare condizioni migliori nei paesi limitrofi. Si parla, infatti, di quasi due milioni e mezzo di Sud Sudanesi che vivono soprattutto in Uganda, ma anche in Sudan, Etiopia, Kenya e Congo. In realtà molti di loro sono finiti in campi rifugiati dove, pur in luoghi più sicuri, vivono comunque molto miseramente. All’interno del Paese, inoltre, ci sono più di 2 milioni di sfollati che hanno perso la loro casa. Più di 200 mila vivono all’interno dei campi di protezione di civili allestiti dall’ONU».
In questo contesto, l’Associazione fondata da don Adam vuole dunque essere «un valido sostegno per interventi mirati, atti a soddisfare i bisogni primari degli abitanti del Sud Sudan e  anche di altri paesi in via sviluppo, tra i quali l’India». Per fare ciò, la giovane Associazione si appoggia ai progetti dei missionari Comboniani: «Attualmente vorremmo concretizzare un paio di progetti, uno in campo agricolo e uno in campo sanitario. Quest’ultimo prevede il finanziamento delle spese ordinarie della struttura sanitaria di Mapuordit e quelle per la formazione del personale. Poi, se ce ne sarà la possibilità vorremmo finanziare il programma dell'HIV/AIDS e quello delle vaccinazioni».
L’Associazione è appena nata ma ha già tanti progetti che possono aiutare e sostenere tante persone: per questo don Adam e i suoi collaboratori hanno bisogno l’aiuto concreto di chiunque abbia voglia di far crescere queste nobili aspirazioni.
 Per diventare soci e sostenitori dell’ASSS è necessario versare la quota annuale di CHF 20.
Esistono poi tante modalità per sostenere la nuova Associazione, ad esempio l’organizzazione di un evento, una serata, un concerto a sostegno dei progetti. Per informazioni: visitare il sito www.asssudan17.blogspot.ch; scrivere a asssudan17@gmail.com; oppure telefonare allo 079/681.02.33
Per le donazioni: Associazione Svizzera Sud Sudan, Banca Raiffeisen - 6982 Agno IBAN: CH31 8030 7000 0036 1204 4 Conto: 69-7842-5

Silvia Guggiari