Entro luglio 7 milioni di persone senza cibo a sufficienza

 In Sud Sudan, i bisogni della popolazione stanno aumentando drasticamente a seguito del massiccio arrivo di rifugiati in fuga dal conflitto nel vicino Sudan.

Foto: Agnieszka Balut


L’inizio della guerra in Sudan ha causato oltre 10 milioni di sfollati e nell’aprile dello scorso anno più di 680.000 persone sono arrivate in Sud Sudan. Attualmente, il sistema sanitario del paese e l’assistenza umanitaria riescono a malapena a soddisfare i bisogni della popolazione.

Nei prossimi mesi, la pressione sui servizi sanitari e sulle organizzazioni umanitarie è destinata ad aumentare. Si prevede che entro luglio 7 milioni di persone non avranno accesso a cibo a sufficienza.

Circa 13.000 rifugiati sono attualmente bloccati a Renk, città nello stato di Upper Nile in Sud Sudan che si trova a circa 60 chilometri da Joda, la prima località oltre il confine da dove entrano le persone in fuga dalla guerra.

Le condizioni di vita delle persone in transito – che attendono di continuare il viaggio in Sud Sudan o di rientrare in Sudan – sono terribili e l’accesso a cibo, acqua, riparo, servizi igienici e assistenza medica è limitato. Molti di coloro che arrivano al confine sono feriti e gravemente malnutriti, dopo aver camminato per settimane per raggiungere un luogo sicuro.

Le agenzie umanitarie forniscono loro il denaro necessario per comprare cibo per una settimana, ma molte persone si ritrovano bloccate al centro di transito di Renk per settimane o addirittura mesi. In attesa di un mezzo di trasporto per proseguire il viaggio.